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Organizzazione e backup di file e cartelle

Questo è quasi un articolo di uso interno, dico quasi perché magari come organizziamo i nostri file e le nostre cartelle e come ne teniamo una copia può tornare utile a qualcuno.

Questo è il terzo grande cambiamento nel modo in cui gestiamo i nostri file e le nostre cartelle e soprattutto di come ne teniamo una copia di backup. La volta precedente ne avevamo fatto anche un video auto-elogiante convinti che potesse essere la volta definitiva, ma si sa… di definitivo ci sono poche cose nella vita 🙂

Questa volta, più saggi, diciamo che questo è un altro modo per farlo e quello che speriamo ci vada bene per più anni possibile, almeno per il 2019.

Il primo grosso cambiamento è che facciamo un passo indietro sul cloud, non lo abbandoniamo ma lo usiamo in un modo differente. Negli ultimi anni abbiamo tenuto una copia di tutti i nostri file e le nostre cartelle su Google Drive, avevamo acquistato la versione con spazio illimitato. Ci siamo trovati bene fino a quando, in questi ultimi mesi, abbiamo cominciare a lavorare di più con contenuti video. I video pesano tantissimo e, anche se noi abbiamo la fibra a 100mb abbiamo visto che l’upload su Google Drive non è mai andato a più di 1mb al secondo. Probabilmente è un blocco/collo di bottiglia posto da Google stessa perché quando facciamo upload su altre destinazioni, esempio su Youtube, riusciamo ad andare a 20 mb al secondo, c’è una bella differenza. Per questo motivo abbiamo dovuto rivedere tutto il nostro flusso di salvataggio e, visto che ci stavamo, abbiamo rivisto anche qualcosa della struttura delle cartelle.

L’altro grosso cambiamento è stato la separazione completa delle cartelle personali da quelle di lavoro e per “separazione completa” intendo che ora sono immagazzinate su hard disk staccati tra loro. Per le fotografie, sia personali che di lavoro, utilizzavamo Google Photo, fantastica web app che però ci siamo resi conto che è diventato impossibile utilizzare per noi, perché? Per ogni volta che resettiamo un telefono o ne prendiamo uno nuovo o c’è un aggiornamento di sistema… patapuf! Torna uno spunto su WhatsApp che salva le foto online su un account Google a caso sminchiando tutta la pulizia e l’organizzazione che si erano fatte in mesi e mesi di lavoro. L’ultima volta è successo poco tempo fa e stavamo per tirare il computer contro il muro perché era forse la decima volta che accadeva. Stanchi di quest’automatismo che invece di facilitarci la vita ce l’ha complicata siamo tornati ai buoni vecchi metodi, quando e dove lo decido io salvo e quando e dove lo decido io faccio backup… premendo con la mia manina e NON facendolo fare a WhatsApp o qualsiasi altra app, senza permesso, si prende la briga di farlo per me durante la notte.

Adesso quindi abbiamo:
– 1 harddisk di rete capiente e accessibile dallesterno tramite un software molto smart dove vengono salvati tutti i file e le cartelle di lavoro
– 1 harddisk portatile su cui vengono copiati i contenuti del primo harddisk e che portiamo sempre con noi come backup
La stessa cosa avviene per i file e le cartelle personali

La copia o sincronizzazione dei 4 harddisk viene fatta con un software che si chiama GoodSync, costa pochi euro e fa il suo lavoro egregiamente. Permette di salvare ad una direzione, cioè da un hardisk ad un altro, o a due direzioni, cioè verificando tutto quello che c’è di differente tra due harddisk e copiandolo a entrambi. Consente inoltre di scegliere se propagare le eliminazioni, cioè se quando si elimina una cartella o un file da un harddisk l’azione deve essere replicata sull’altro. Permette di programmare i backup ad una certa ora del giorno. E come ultimo plus ma forse il più importante, accetta ogni tipo di sorgente: il proprio computer, un harddisk esterno, un disco di rete, uno spazio ftp, Google Drive, Dropbox, etc., etc.

Veniamo al dunque, di seguito un’immagine che rappresenta il nostro modo attuale di dividere file e cartelle, personali e di lavoro, e gli harddisk su cui albergano.

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