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Tecniche di Personalizzazione

serigrafia

Pellicole Termosaldabili

Pellicole adesive di vinile che vengono intagliate tramite un plotter da taglio. Il progetto viene inviato dal computer al plotter che automaticamente taglia a sagoma, poi a mano va eliminato tutto l’eccesso (operazione chiamata “spellicolo”). Una volta ottenuta la sagoma pulita viene applicata sul tessuto e fissata con una pressa a circa 180°. Oltre alle classiche “tinta unita” oggi esistono tante alternative creative, pellicole con effetto peloso, vellutato, in rilievo o a specchio, per non annoiarsi e dare quel tocco in più di originalità.

Curiosità
i numeri e i nomi delle magliette da calcio sono fatti così

Ideale per: magliette, felpe. polo, grembiuli, laccetti badge, cappelli
Quantità conveniente (orientativa): da 1 a 50 pezzi

PRO

  • anche solo 1 pezzo
  • colori pieni e vivi
  • differenti effetti al tatto

CONTRO

  • no sfumature
  • si sente al tatto (è un difetto in base ai gusti)

Stampa Diretta su Tessuti

Tecnica di stampa a getto di inchiostro su tessuto, abbastanza recente. Praticamente si comporta come le stampanti di casa con la differenza che consente di inserire al suo interno capi di abbigliamento e superfici tessili invece di fogli di carta. È l’ultima, in ordine cronologico, delle tecniche di personalizzazione per tessuti e negli ultimi anni ha rivoluzionato il settore.

Curiosità
personalizza anche jeans e scarpe

Ideale per: magliette, felpe, polo, grembiuli, shopper
Quantità conveniente (orientativa): da 1 a 200 pezzi

PRO

  • anche solo 1 pezzo
  • nessun costo di impianto
  • stampa sfumature
  • molto leggera al tatto
  • alta definizione

CONTRO

  • non conviene su alte quantità
  • più lenta di altre tecniche

Ricamo

Il ricamo computerizzato consente di personalizzare prodotti tessili sia con una semplice scritta che con un logo* o con un marchio* aziendale. La scelta dei colori è molto ampia ma non consente di riprodurre sfumature, solo disegni con colori a tinta unita. Dà un aspetto più professionale ai capi personalizzati.
*se non sai la differenza tra logo e marchio leggi questo articolo >

Ideale per: polo, felpe, cappellini, grembiuli
Quantità conveniente (orientativa): da 10 pezzi in su

PRO

  • resistente ai lavaggi
  • effetto più pregiato

CONTRO

  • costo di impianto (non sempre)
  • no sfumature
  • non conviene con tanti colori

Serigrafia

Consiste nel far passare, con una sorta di spatola, un inchiostro attraverso un telaio*. Il telaio somiglia ad un setaccio da farina ma più grande, cioè è composto da tanti fili fitti, orizzontali e verticali, che formano dei piccoli buchini. Alcuni di questi buchini vengono tappati, attraverso un procedimento tecnico, così che l’inchiostro passi solo in quelli che rimangono aperti e che rappresentano il soggetto da stampare.
Tecnica che esiste da molto tempo ed è sia manuale che industriale.
*spesso fatto pagare sotto la voce di “impianto”

Ideale per: tessile (magliette, felpe, etc.) oggettistica (penne, memorie usb, etc.)
Quantità conveniente (orientativa): da 50 a 5.000 pezzi

PRO

  • conveniente
  • veloce

CONTRO

  • costo di impianto
  • non puoi fare 1 pezzo
  • meno definizione di altre tecniche

Sublimazione

Il soggetto da usare viene prima stampato su un foglio particolare con una stampante apposita, poi lo si avvolge intorno all’oggetto o al capo da personalizzare e infine si mette il tutto in un forno specifico. L’inchiostro presente sul foglio passa dallo stato solido a quello gassoso (molto quark questa cosa vero?) per poi andarsi a depositare sull’oggetto da personalizzare e tornare allo stato solido.

Ideale per: abbigliamento acrilico, tazze, cover dei telefoni
Quantità conveniente (orientativa): da 1 a 200 pezzi

PRO

  • avvolge completamente

CONTRO

  • limitata ad alcuni materiali
  • lenta

Transfer

Il transfer è una delle tecniche più diffuse di personalizzazione di abbigliamento al dettaglio. Consiste nello stampare il soggetto desiderato su di un foglio speciale (foglio transfer appunto). Il foglio viene posizionato sul capo di abbigliamento ed entrambi vengono compressi da una pressa calda. Il calore della pressa fa “trasferire” il colore dal foglio al capo da personalizzare.

Ideale per: magliette, felpe, cappellini
Quantità conveniente (orientativa): da 1 a 50 pezzi

PRO

  • economica

CONTRO

  • resistenza
  • si sente al tatto (è un difetto in base ai gusti)

Prespaziati

Una delle tecniche più versatili. Simile ai termosaldabili, si tratta sempre di rotoli di vinile adesivo che vengono intagliati con un plotter da taglio. Nel caso dei prespaziati però, rispetto ai termosaldabili, il fissaggio avviene semplicemente apponendo l’adesivo sulla superficie e pressandolo bene con una spatola. È la tecnica usata per fare le scritte “saldi” sulle vetrine e anche i loghi sui furgoni delle aziende.

Curiosità
Apple realizzò un’intera pubblicità ad alto impatto solo mostrando gli adesivi (prespaziati) che la gente aveva creato per i MacBook

Ideale per: mobili, mezzi di trasporto, vetrine, superfici rigide, oggettistica
Quantità conveniente (orientativa): qualsiasi

PRO

  • anche solo 1 pezzo
  • colori intensi
  • economico

CONTRO

  • no sfumature
  • non attacca su superfici porose

Stampa Diretta su Oggetti

Simile alla stampa diretta su tessuti, questa stampa però è appositamente pensata per oggettistica/gadget. La sua caratteristica è che mentre la testina della stampante getta l’inchiostro sull’oggetto una sorta di laser invia impulsi UV (come quelli del sole per capirci) per fissare il colore in modo permanente.

Ideale per: gadget (penne, tazze, power bank, agende)
Quantità conveniente (orientativa): da 1 a 1.000 pezzi

PRO

  • anche solo 1 pezzo
  • sfumature

CONTRO

  • lenta
  • colori meno vivi

Tampografia

Questa è, secondo la nostra modesta opinione, una delle tecniche più “particolari” nel panorama della personalizzazione. Dal nome si può intuire che è basata su un tampone, cioè un pezzo di gomma curvo su cui viene riportata la grafica da stampare. Il tampone viene inchiostrato prima di ogni stampa. La consistenza e la curvatura del tampone consentono di stampare su oggetti difficilmente stampabili in altro modo, caratterizzati da superfici curve (concave o convesse).
Continua ad essere la tecnica che ci stupisce di più per ingegno, tanto semplice quanto efficace.

Curiosità
telecomandi e tastiere dei computer sono stampati con questa tecnica

Ideale per: oggetti curvi o irregolari (bottiglie, penne, tappi)
Quantità conveniente (orientativa): da 100 pezzi in su

PRO

  • stampa su superfici irregolari
  • veloce
  • economica

CONTRO

  • costo di impianto

Incisione Laser

Sembra quasi fantascienza ma è realtà, è un vero raggio laser che scalda superfici fino al punto di inciderle/scavarle. La testina del laser si muove lungo 2 assi seguendo le coordinate generate dal software per creare la forma desiderata. In poche parole qualsiasi immagine si da in pasto al software dell’incisione viene trasformata in una serie di strisce orizzontali o verticali o diagonali con un punto di inizio e uno di fine sui due assi sopra citati. Questa tecnica permette di personalizzare molti dei prodotti “plastic free” o “zero waste”, dai un’occhiata alla nostra pagina dedicata >

Curiosità
puoi personalizzarci anche il pane da toast

Ideale per: cannucce e posate in bambù, occhiali da sole in legno, cinturini e cinte in pelle
Quantità conveniente (orientativa): qualsiasi

PRO

  • anche solo 1 pezzo
  • personalizza materiali particolari
  • stile particolare

CONTRO

  • lenta
  • no colori

Adesivi

In realtà non è una vera e propria tecnica perché la stampa avviene o tramite stampante digitale o tramite plotter, ma gli adesivi consentono di personalizzare molti supporti in modo più economico e spesso non vengono presi in considerazione al di fuori dell’uso classico. Da ricordare: possono essere sagomati (tagliati a forma) e quindi sopperire alla mancanza di sfumature che invece hanno i pre-spaziati.

PRO

  • anche solo 1 pezzo
  • economica su pochi pezzi
  • versatile

CONTRO

  • più lenta di altre tecniche

Nota Nerd:

molte tecniche di stampa hanno in comune il fatto di muovere una testina, di vari tipi, su assi cartesiani. Questa cosa ci ha sempre fatto pensare quanto un’invenzione influenzi indirettamente tutto quello che avverrà in futuro, anche cose inimmaginabili o non correlate con l’argomento da cui si è partiti. Ne parlano in modo molto interessante in questo video (AVVISO: in inglese).
Plotter, plotter da taglio (termosaldabili e prespaziati) e stampa digitale muovono la testina sull’asse x e il foglio o il supporto sull’asse y. Il laser muove la testina su entrambi gli assi. La stampa 3D ha preso questo concetto ed ha aggiunto “semplicemente” il terzo asse, quello z.

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